Grazie a un team della facoltà di scienze bioingegneristiche dell'Università di Gent che ha sviluppato un vaccino, la peronospora potrebbe essere prevenuta.
Il vaccino funziona come un altro, secondo Brussels Times, citando gli esperti coinvolti: utilizzando una mutazione di Phytophthora infestans per provocare una risposta immunitaria, il vaccino consente alla pianta di sviluppare il proprio sistema immunitario per proteggersi dalla malattia.
"Sui campi di patate non protetti, l'agente patogeno può causare il fallimento dell'intero raccolto entro un periodo di sette-dieci giorni", ha spiegato Insegnante Geert Haesaert, che guida il progetto. "Il nostro gruppo di ricerca ha quindi iniziato a cercare alternative, compreso un possibile effetto di Green Leaf Volatiles o GLVs sulla resistenza della pianta di patate al parassita".
I GLV, infatti, sfruttano un fenomeno naturale per aumentare la resistenza delle piante agli organismi patogeni. Le sostanze volatili vengono rilasciate naturalmente quando le piante subiscono danni alle fibre, ad esempio durante il taglio dell'erba. È stato scoperto che alcuni GLV migliorano la resistenza delle piante anche in altre specie.
Questa proprietà unica è ora allo studio del gruppo CropFit nel gruppo Plant and Crops dell'università, con particolare attenzione alla patata Bintje, particolarmente suscettibile di peronospora, e per coincidenza il preferito del Belgio, soprattutto per fare le patatine fritte.
La peronospora della patata o peronospora è causata dall'organismo Phytophthora infestans, un tipo di fungo che può attaccare anche i pomodori. C'è anche un'altra malattia non correlata nota come peronospora della patata o peronospora precoce, causata da un organismo diverso.
La peronospora fu responsabile del fallimento dei raccolti di patate, portando alla carestia in Europa negli anni 1840, in Irlanda negli anni 1845-1852 e nelle Highlands scozzesi nel 1846.
Il trattamento abituale attualmente è con fungicidi, ma ciò può portare a problemi legati all'uso eccessivo, producendo risultati ecotossici.
Questa opzione è molto ridotta dal Green Deal dell'UE, che prevede una riduzione del 50% dell'uso di fungicidi.