Le esportazioni di patate statunitensi per il trimestre luglio-settembre sono diminuite in modo significativo rispetto allo stesso periodo del 2019. Questo calo è il risultato del continuo impatto della pandemia sulla domanda in molti mercati, in particolare nell'Asia sudorientale e nell'America centrale e la scarsa offerta degli Stati Uniti prodotti a base di patate surgelati. Inoltre, le esportazioni per questo periodo nel 2019 erano a livelli record, quindi il livello è stato fissato molto alto.
Le esportazioni congelate sono diminuite del 23% in volume; tuttavia, sono scesi solo del 14% a settembre, mostrando una ripresa in alcuni mercati. Le esportazioni congelate in Messico sono ancora ben al di sopra del 2019, quando la tariffa di ritorsione ha causato il passaggio ai prodotti canadesi e dell'UE. I mercati meno colpiti sono la Corea, in aumento del 2%, Taiwan, in calo del 6% e il Giappone, in calo del 12%. Gli impatti maggiori sono stati in Cina, in calo del 62%, Indonesia, in calo del 71%, Filippine, in calo del 67% e Vietnam, in calo del 69%.
Le esportazioni di prodotti disidratati sono diminuite solo del 2% nel trimestre e del 5% a settembre. Questa riduzione riflette più la scarsa offerta degli Stati Uniti che la diminuzione della domanda. Alcuni risultati molto positivi sono stati registrati per il Giappone, in crescita del 19%, la Corea, in aumento del 71%, Taiwan, in crescita del 16% e l'Arabia Saudita, in aumento del 137%.
Le esportazioni di patate fresche, compresi brodo da tavola e cippatura, sono diminuite del 6% nel trimestre, ma sono aumentate del 10% a settembre. Il calo è in gran parte causato da un calo del 16% in Canada poiché il movimento di patate crude per la lavorazione congelata è stato ridotto. Le esportazioni verso i mercati target in Asia, America centrale e Messico sono aumentate o addirittura rispetto allo scorso anno. Da notare, il nuovo accesso per tutto l'anno al Giappone ha comportato un aumento del 306%, mentre le Filippine sono aumentate del 30% e Taiwan del 42%. Le esportazioni in Messico sono rimaste stabili e sono aumentate del 3% a settembre, nonostante i significativi impatti negativi del virus su questo paese.